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Sergio Cesaratto

Sergio Cesaratto

Sergio Cesaratto (Rome, 1955) studied at Sapienza, where he graduated under the direction of Garegnani in 1981 and received his doctorate in 1988. He obtained a Master's degree in Manchester in 1986. He worked as a researcher at CNR where he was of Innovation Economics. In 1992 he became a researcher at La Sapienza, and then associate professor in Siena where he teaches Economic Policy and Development Economics.

Articles by Sergio Cesaratto

La nuova governance fiscale europea

2 days ago

Anche a scopo didattico, pubblico alcune note sul Piano strutturale di bilancio che il governo sta discutendo con la Commissione Europea. Una sintesi è apparsa su Il
Fatto del 31 ottobre 2024.La nuova governance fiscale europea fra mezze verità e
metafisica 

Sergio Cesaratto (Unisi-Deps)

Con il voto del Parlamento europeo e del Consiglio della
UE, nell’aprile 2024 sono stati adottati i testi legislativi che delineano la
nuova governance economica dell’Unione [1]

Obiettivi

L’obiettivo generale è portare il rapporto fra il debito
e il PIL su una traiettoria plausibilmente discendente o mantenerlo su livelli
prudenti, nonché per portare o mantenere il disavanzo al di sotto del 3 per
cento del PIL nel medio termine.

Allo scopo ciascun paese deve presentare un Piano
strutturale

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Draghi mercantilista?

17 days ago

Pubblichiamo articolo su Menabò in un numero con altri interventi sul Rapporto Draghi.Il Rapporto Draghi fra mercantilismo benevolo e mercantilismo ostile
Sergio Cesaratto richiama l’attenzione sui tratti neo-mercantilisti del
Rapporto Draghi e ritiene che in essi si annidi una critica implicita
all’impianto neoliberista che ha ispirato la governance europea.
Cesaratto sostiene anche che il ‘nazionalismo europeo’ che traspare dal
Rapporto non sembra avere sempre accenti progressisti e, inoltre, che su
di esso grava il rischio di essere minato dalla mancanza di uno spirito
comunitario assimilabile a quello nazionale.

Il Rapporto Draghi dedicato al futuro della competitività
europea evoca diversi e opposti aspetti del mercantilismo. Il mercantilismo può
assumere infatti forme

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On an unknown element of the Eurosystem monetary governance

August 7, 2024

Published by: https://braveneweurope.com/sergio-cesaratto-sharing-central-banks-costs-and-profits-of-monetary-policy-in-the-euro-area

Sergio Cesaratto – Sharing Central
Banks’ costs and profits of monetary policy in the euro area

(Adapted for Brave New Europe
from Lavoce.info) ; the
author thanks Giancarlo Bergamini for help in editing the translation).

A debate has developed in Europe (on
Vox.eu and elsewhere) on the fiscal costs related to the interest payments that
central banks in the eurozone are bestowing on commercial banks, a result of
the way monetary policy is currently conducted. The
implementation of monetary policy currently revolves around the ECB’s direct control
of the interest rate paid on an abundant excess of bank reserves (relative to
mandatory reserve

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Danni collaterali del rialzo dei tassi

August 7, 2024

Da https://lavoce.info/archives/102685/danni-collaterali-del-rialzo-dei-tassi/Si veda anche "Annotazioni sull’implementazione della politica monetaria: ieri, oggi, domani"
  https://rosa.uniroma1.it/rosa04/moneta_e_credito/article/view/18590

La condivisione di costi e profitti della politica
monetaria nell’euro area

Sergio Cesaratto

Un mio precedente
intervento su La Voce, seguito poi da uno di Hamaui, riprendeva un dibattito già sviluppato
in sede europea (su Vox.eu ed altrove) sui costi fiscali relativi agli interessi
che le banche centrali dell’area euro stanno erogando alle banche commerciali,
un risultato delle modalità con cui viene correntemente condotta la politica monetaria. Questa
ruota ora sul controllo
diretto da parte della BCE del tasso di interesse erogato su un

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Europa, debito, governo (da Il Sussidiario)

July 3, 2024

PATTO DI STABILITÀ/ “Le regole Ue restano miopi, ma il Governo può reagire”
Pubblicazione: 29.06.2024 – int. Sergio CesarattoIl
fatto che in diversi Paesi europei ci saranno manovre restrittive non
aiuta un continente che è tra l’altro impegnato in una guerra ai suoi
confini

Il Consiglio europeo si è chiuso con la nomina dei “top jobs” Ue
per la legislatura appena iniziata. Tra i primi impegni della nuova
Commissione, che con tutta probabilità sarà guidata ancora da Ursula von
der Leyen (la sua nomina dovrà essere ratificata dal Parlamento
europeo), ci sarà anche la gestione delle procedure d’infrazione per
eccesso di deficit nei confronti di ben 7 Paesi membri, tra cui Francia e
Italia. Abbiamo chiesto un commento a Sergio Cesaratto, professore di
politica

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Di nuovo su TARGET2

May 5, 2024

Pubblicato su BRAVE NEW EUROPEThe endless TARGET2 saga

Sergio Cesaratto, Eladio Febrero,
George Pantelopoulos*

TARGET2 imbalances seem to be an
endless source of controversy. At the beginning of the last decade, Hans Werner
Sinn claimed that T2 imbalances served to fund current account deficits forgetting
the responsibility of German mercantilism. Last week Eurointelligence raised
the question of presumed onerous interest payments burdening the southern
countries with TARGET2 liabilities to the advantage of northern countries. This
post shows that this is false, as TARGET2 imbalances do not entail, de facto,
intra-Eurosystem payments.

 

"Trans-European Automated
Real-Time Gross Settlement Express Transfer System" (TARGET2) is in
principle a payment system in which

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Patto di stabilità: è finita come doveva finire

January 2, 2024

Intervista a Il sussidiario 24 dicembre 2023 (a cura di Lorenzo Torrisi)

NUOVO PATTO DI STABILITÀ/ “Italia lasciata senza alternativa, arriva l’austerità perpetua”
Pubblicazione: 24.12.2023 – int. Sergio CesarattoLa
riforma del Patto di stabilità non porta a una vera governance
economica europea. Per l’Italia si prospettano anni di austeritàCosa pensa dell’accordo finale raggiunto sulla riforma del Patto di
stabilità e crescita?

Mah, è finita come doveva finire. La verità è che l’Europa è
irriformabile. È discesa in una valle finendo in una palude. In via di
principio avrebbe la forza di tirarsene fuori e andare avanti, ma ci si
dovrebbe aiutare a vicenda. I DNA non sono però programmati per farlo, mentre tornare
indietro è impossibile perché il vecchio assetto (monete

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Nella notte europea tutti i Patti sono stupidi I

December 12, 2023

Sulla riforma del Patto di stabilità: dal Fatto quotidiano 11 dicembre 2023

Sergio Cesaratto*Le  trattative europee sulla riforma del Patto di stabilità non
sembrano essere giunte a un compromesso. Le proposte della Commissione già da
tempo avanzate sarebbero più flessibili in quanto i sentieri di rientro da
debiti e deficit pubblici “eccessivi” sarebbero contrattati dai singoli Stati
al fine di modularli a seconda delle situazioni loro specifiche. La Germania ha
però indurito la propria posizione esigendo obiettivi di aggiustamento uniformi
e predefiniti, soprattutto per i Paesi ad alto debito (vedi box). Il governo
italiano ha a sua volta irrigidito la propria posizione ritenendo tali
obiettivi impossibili, l’opposto dell’ulteriore flessibilità che intendeva
ottenere nella

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Nella notte europea tutti i Patti sono stupidi II

December 12, 2023

Intervista a Il sussidiario 12 dicembre 2023 (a cura di Lorenzo Torrisi)RIFORMA PATTO DI STABILITÀ/ “La Germania vuole meno flessibilità per non cambiare l’Europa”La
posizione tedesca sulla riforma del Patto di stabilità si sta facendo
più rigida. All’Italia servirebbe un impegno per l’azzeramento degli
spread

Un accordo sulla riforma del
Patto di stabilità non è ancora stato raggiunto, ma dopo Eurogruppo ed Ecofin
si è parlato di “passi avanti”. Cosa ne pensa?

Un passo avanti e due indietro
verrebbe da dire. La Germania, impegnata in un assurdo
aggiustamento dei propri conti pubblici per rispettare lo schwarze Null
(pareggio di bilancio) in seguito alle contestazioni dell’Alta Corte di
Karlsrhue, ha indurito la propria posizione esigendo obiettivi di aggiustamento
uniformi e

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Milei e la dollarizzazione argentina

December 10, 2023

Articolo con Matias Vernengo sul nuovo presidente argentino e la sua proposta di dollarizzare il Paese, pubblicato su Il Fatto quotidiano lo scorso 27 novembre 2023.

Il ritorno del neoliberismo in
Argentina

Matias Vernengo* e Sergio
Cesaratto**

Il presidente eletto dell’Argentina, Javier Milei, è un populista
di estrema destra, con tendenze autoritarie semi- fasciste. È un ammiratore di
Trump e Bolsonaro e ha affinità con molti leader di estrema destra europei come
Giorgia Meloni. È anche nemico del Papa, definito come "il rappresentante
del Maligno sulla terra” per le sue critiche al capitalismo liberista. Le sue
proposte vanno dal pericoloso – come la dollarizzazione, la chiusura della
Banca Centrale, la drastica riduzione della spesa sociale, l’allentamento delle
leggi sul

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Ancora sui danni collaterali della politica monetaria

December 9, 2023

Secondo articolo sui danni collaterali della politica monetaria pubblicato su Il Fatto quotidiano del 23 ottobre 2023

Danni
collaterali del rialzo dei tassi: quel sussidio italiano alle banche tedesche

Sergio
Cesaratto*

Oscar Wilde aveva ragione nel cogliere un aspetto
melodrammatico nella politica monetaria. Al centro dell’attenzione c’è ora la
politica della BCE di rialzo dei tassi di interesse, la sua efficacia
sull’inflazione, i suoi costi in termini di reddito e occupazione. Meno note
sono le tecniche con cui BCE e le altre banche centrali implementano le loro
decisioni, ovvero fanno in modo che i tassi effettivi si adeguino ai tassi
obiettivo. Sono aspetti specialistici ma che presentano ora risvolti, segnatamente
un costo rilevante per i contribuenti, su cui è bene

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Effetti collaterali del rialzo dei tassi

December 9, 2023

E’ tempo di riavviare questo blog. Posto due pezzi simili usciti qualche settimana fa, il primo su Lavoce.info Per saperne di più qui  Danni collaterali del rialzo dei tassi

Sergio Cesaratto*

La BCE e le
altre maggiori banche centrali stanno erogando alle banche commerciali un
considerevole flusso di interessi sulle cospicue riserve bancarie che esse
hanno accumulate negli anni del quantitative easing (QE). Nella zona
euro al tasso corrente del 4% su €3.587 miliardi (al 20/10/2023) fanno più di
€143 miliardi all’anno. Per quanto in diminuzione, si tratta di cifre notevoli,
soprattutto se cumulate su più anni. Tali costi comportano probabili perdite
per le banche centrali nazionali (BCN) dell’Eurosistema che azzerano la loro
capacità di trasferimento dei diritti di signoraggio ai

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Intervista a Il sussidiario

December 21, 2022

J’ACCUSE/ “La Bce vuole la recessione e colpisce due volte l’Italia”

Pubblicazione: 21.12.2022 – int. Sergio Cesaratto

La Bce cerca una
recessione per far diminuire l’inflazione e colpisce doppiamente
l’Italia che si troverà quindi in grandi difficoltà

Continuano a far discutere le decisioni prese dalla Banca centrale europea
la scorsa settimana e le parole di Christine Lagarde pronunciate in
conferenza

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Intervista sul Sussidiario su guerra e bilancio

September 16, 2022

SANZIONI E CRISI ENERGIA/ “Siamo in guerra, serve uno scostamento di bilancio europeo”

Pubblicazione: 16.09.2022 – int. Sergio Cesaratto

Se Ue e Bce non
cambiano rotta, l’Italia non ha chance di superare indenne una crisi
generata anche dalle scelte degli Stati Uniti

C’è attesa per le decisioni che la Fed prenderà il 21 settembre. L’aumento dell’inflazione
oltre le aspettative, infatti, potrebbe portare a un nuovo robusto
rialzo dei tassi (c’è chi ipotizza addirittura di un punto percentuale)
da parte della Banca centrale americana. Se ciò avvenisse, anche la Bce
dovrebbe a ottobre varare una nuova stretta dopo quella di sette giorni
fa? «In

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Inflazione, elezioni e conflitto

August 4, 2022

CRISI UE/ “L’inflazione si batte con la fine della guerra, non con la recessione”

da Il sussidiario, Pubblicazione: 03.08.2022 – int. Sergio Cesaratto

L’economia italiana è
andata meglio del previsto, ma ci sono nubi all’orizzonte, senza
dimenticare che a fine settembre ci saranno le elezioni

A giugno il tasso di occupazione in Italia è
arrivato al 60,1%, un dato che non si vedeva dal 1977. E proprio il
secondo trimestre ha fatto segnare, nelle stime dell’Istat, un rialzo del Pil pari all’1% rispetto ai primi tre mesi dell’anno, superiore quindi a quello medio

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The economic and social consequences of the war on Europe and Italy

May 12, 2022

Sergio Cesaratto – The economic and social consequences of the war on Europe and Italy
Brave New Europe, May 12, 2022

Political realism offers useful keys
to interpreting the international political economy, which has never
been more endangered than today by the military escalation in Ukraine.
The EU and Italy risk to be the pots and pans in the unprecedented
economic crisis looming ahead.
Sergio Cesaratto teaches European monetary and fiscal policies at
the University of Siena. He is author of Heterodox Challenges in
Economics – Theoretical Issues and the Crisis of the Eurozone, Springer,
2020 (reviewed by BNE here).
Adapted from the Italian version of the article that appeared in fuori collana

With a certain pride I remember
having

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Realismo politico e conseguenze economiche della guerra

May 11, 2022

Pubblicato su invvito da Fuori collana, rivista di giuristi, in un numero sulla guerra (11 maggio 2022)Le conseguenze sociali dell’economia di guerra in Europa

Il realismo politico offre utili chiavi di lettura all’economia
politica internazionale, mai come oggi messa a repentaglio
dall’escalation in Ucraina. L’UE e l’Italia rischiano di essere i vasi
di coccio nell’inaudita crisi economica che si profila.

Con un certo orgoglio ricordo di aver per alcuni anni accennato,
nell’ambito dei miei corsi di economia, al realismo politico nelle
relazioni internazionali e nella International

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I costi sociali della guerra

April 21, 2022

Intervista a Il sussidiario “Senza stop alla guerra l’Italia rischia un massacro sociale”

Pubblicazione: 19.04.2022 – int. Sergio Cesaratto

La guerra in Ucraina rischia di avere costi sociali importanti in Europa, in particolare nei Paesi più indebitati come l’Italia

Secondo la Bce, l’inflazione, aumentata in
maniera significativa nei mesi scorsi, rimarrà elevata e per questo, nel
corso della riunione del Consiglio direttivo di giovedì, è stata
confermata la riduzione degli acquisti netti di titoli di stato
nell’ambito del programma App e la loro conclusione

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Nuovo working paper su Digital Currencies

March 2, 2022

Sergio Cesaratto and Eladio Febrero, Private and Central Bank Digital Currencies: a storm in a teacup? A Post-Keynesian appraisal, Departamento de Análisis Económico y Finanzas de la UCLM, Documentos de Trabajo, DT 2022/1.AbstractThe emergence of private digital currencies (DCs) poses a threat to payment systems and monetary policy because they challenge all functions of money as we know them. In this paper we focus mainly on the banking and monetary policy issues raised by stablecoins and CBDC in the light of endogenous money theory. We begin by describing the current working of bank-centered payment systems. We next touch upon cryptoassets and focus on the domestic and international impact of stablecoins. We then deal with CBDC by discussing the pros and cons, their possible

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Presentazione Sei lezioni di economia

March 1, 2022

Presentazione delle Sei lezioni di economia presso il Circolo Dossetti di Milano (tanto per distrarsi coi vecchi
problemi). In basso nella pagina è possibile individuare i diversi
spezzoni. Il libro tira ancora tanto in libreria a due anni e mezzo dall’uscita (come prodotto di nicchia, per intenderci) https://www.circolidossetti.it/sergio-cesaratto-sei-lezioni-di-economia/

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Il triste anniversario di Maastricht

February 10, 2022

Da Micromega del 4 febbraio 2022 (versione inglese Brave New Europe)

Il triste anniversario di Maastricht Sergio Cesaratto  

La flessibilità dei mercati e lo scioglimento dei lacci e lacciuoli
sono stati gli strumenti giusti per la crescita economica dei Paesi
europei? Il bilancio di tre decenni del Trattato di Maastricht e dei
suoi precetti liberisti non è commendevole. E dovrebbe far riflettere
tutti, specie a sinistra.

Lascio agli storici ricostruire le vicende internazionali e italiane
che condussero alla ratifica del Trattato di Maastricht (1992).
Vediamone qui qualche aspetto economico per giudicare se

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Maastricht: nessun prosecco

February 3, 2022

Da Brave New Europe, 1 febbraio 2022Sergio Cesaratto – The anniversary of Maastricht: little to celebrate

The Maastricht Treaty was signed on 9 February 1992. Thirty years
later it is responsible for much suffering, inequality, and poverty
within the fragile eurozone.
Sergio Cesaratto teaches European monetary and fiscal policies at
the University of Siena. He is author of Heterodox Challenges in
Economics – Theoretical Issues and the Crisis of the Eurozone, Springer,
2020 (reviewed by BNE here).
The Italian version of the article will be appearing in Micromega
   I leave it to historians to
reconstruct the international and Italian events that led to the
ratification of the Maastricht Treaty (1992). Let us look here at some
economic

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Lectures in Monetary Theory and Policy

January 10, 2022

The November Lectures in Monetary Theory and Policy: Recent History and
Contemporary Issues, given at the Higher School of Economics are now
uploaded to Youtube at  https://www.youtube.com/channel/UCgRjyvJG4zZgXj8ThLBGSfg/videos

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On a book by ECB’s economists

December 10, 2021

An ECB’s Staff Narrative of Two Decades of European Central Banking: a critical review

Working Paper n.866 Dicembre 2021Sergio Cesaratto
DEPS, USiena
Abstract
Monetary Policy in Times of Crisis (Rostagno et al. 2021) has three
relevant features. The first is its criticism of the absence of an
adequate European fiscal policy during the financial crisis. This left
the ECB on its own. The second feature concerns the explanation of the
theoretical framework that guided the ECB’s action. While it is
interesting that the authors point out that monetary policy acts on the
demand side (and is therefore neutral neither in the short nor in the
long-run), a plain explanation of the channels through which the central

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